1 Febbraio 1945 : Il diritto di voto alle donne.
Relatore : Prof. IVANO SONZOGNI
Sabato 5 Aprile 2025
alle ore 15.00
presso il salone "Papa Giovanni XXIII" dell'Oratorio di Poscante
Il primo febbraio 1945 il decreto legislativo n.23 estendeva alle donne il diritto di voto, che avrebbero esercitato per la prima volta nelle amministrative della primavera del 1946 e poi, in massa, in occasione delle elezioni politiche del 2 giugno 1946.
Il riconoscimento formale di tale diritto cominciò a concretizzarsi un anno prima. Il 9 gennaio 1945 il Comitato nazionale pro-voto – composto da UDI e dai Centri femminili dei partiti liberale, democratico del lavoro, democratico cristiano, d’azione, repubblicano, della sinistra cristiana, socialista e comunista – rivolse un appello alla presidenza del consiglio dei ministri per l’estensione dei diritti elettorali alle donne. Ciò fu ufficialmente sancito l’1 febbraio 1945 da un decreto luogotenenziale emanato dal governo Bonomi. Tuttavia per Teresa Mattei, portavoce delle istanze di migliaia di donne, ciò non era sufficiente: «È bene che le donne non solo siano chiamate a eleggere ma siano eleggibili […] Così le donne che hanno saputo tenere accanto agli uomini il loro posto di combattimento, dimostreranno di sapere, accanto agli uomini, lavorare e costruire una nuova Italia».
L’eleggibilità, che sarebbe stata sancita dal decreto n. 74 del 10 marzo 1946, rappresentò l’ultimo passo della lunga marcia per la partecipazione alla vita politica della nazione iniziata a cavallo tra Ottocento e Novecento.