Info generali

  • 2 giugno ore 15,30 Parco e Villa Belotti
  • Villa e Parco Belotti sabato 2 giugno ore 15,30- Piazza Belotti, 1 Zogno

Sabato 2 giugno   ore 15.30 - Zogno

L’idea di questo progetto è nata dal constatare come nel territorio di riferimento dei due Sistemi bibliotecari, siano presenti molti “bei luoghi” con caratteristiche molto interessanti, dal punto di vista culturale, artistico, storico e ambientale. Luoghi di cui tradizionalmente si favorisce la fruizione, ma che devono essere continuamente fatti conoscere e valorizzati. Il progetto che, in questa prima edizione, ne ha individuato dieci ha esattamente questo proposito e intende perseguirlo con una modalità particolarmente originale, che può attrarre anche un pubblico di giovani.  Si tratta di dieci incursioni artistico-teatrali in luoghi significativi del territorio: non solo una visita guidata che accompagna l’approfondimento culturale, ma anche vere e proprie comparse di attori, e piccoli stacchetti musicali, in grado di rendere ancora più viva la storia del luogo. In ogni appuntamento, si incontrano personaggi storici, persone chiave e artisti che fanno rivivere le emozioni e le vicende di epoche lontane. La direzione artistica degli eventi è affidata alla compagnia teatrale “La Gilda delle Arti – Teatro Bergamo”, che si avvale di giovani attori professionisti e della collaborazione di guide turistiche abilitate.

Ai partecipanti si darà poi l’occasione di inviare delle foto che verranno pubblicate sui siti delle biblioteche;

Visita alla Villa e al Parco Belotti  sabato 2 giugno ore 15,30- Piazza Belotti, 1  Zogno

Bortolo Belotti è stato un avvocato, un politico, un ministro, uno storico ,un poeta, un esiliato, uno dei più importanti bergamaschi del secolo scorso. Partire dalla collezione d’arte, dal suo archivio e dal giardino della sua villa è un modo per esplorare la sua vita, il suo pensiero e la sua opera. La villa zognese, che dal 1985 ospita la Biblioteca Comunale “B. Belotti” e dal 2017 la “Casa Museo”, venne realizzata nel 1906 per il notaio Ulisse Cacciamali, dall’architetto Giovanni Barboglio. Nel 1913 la acquistò Bortolo Belotti, che ne fece non solo la residenza di famiglia ma un luogo di richiamo ai valori ideali che ispirarono la sua esistenza.